sabato 10 settembre 2022

Farsi piccoli per essere grandi.

Il nome Kirk Kilgour non l'avevo mai sentito prima d'ora.

E' stato un campione di volley dell'UCLA (University of California, Los Angeles) tanto che nel 1986, a fine carriera, la sua maglia numero 13 fu ritirata definitamente dall'UCLA. Ma non lo conoscevo.

Ha giocato anche in Italia, nell'Ariccia volley club, che con lui nel 1975, vince lo scudetto italiano (il primo vinto da una squadra a sud di Firenze). Nello stesso anno è assistente allenatore della nazionale italiana. Ma per me non esisteva.

Poi, nel 1976, un banale incidente sulla cavallina in palestra lo ha reso paralizzato dal collo in giù.
Ed io oggi l'ho conosciuto come una grande persona, perché ho letto una sua preghiera scritta e recitata da lui davanti a Giovanni Paolo II.

Il farsi piccoli ci fa sempre grandi davanti a Dio, e alle volte anche davanti agli uomini.

Chiesi a Dio di essere forte 
per eseguire progetti grandiosi: 
Egli mi rese debole per conservarmi nell’umiltà. 

Domandai a Dio che mi desse la salute 
per realizzare grandi imprese: 
Egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio. 

Gli domandai la ricchezza per possedere tutto: 
Mi ha fatto povero per non essere egoista. 

Gli domandai il potere perché gli uomini avessero bisogno di me: 
Egli mi ha dato l’umiliazione 
perché io avessi bisogno di loro. 

Domandai a Dio tutto per godere la vita: 
Mi ha lasciato la vita perché potessi apprezzare tutto. 

Signore, non ho ricevuto niente di quello che chiedevo, 
ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno 
e quasi contro la mia volontà. 

Le preghiere che non feci furono esaudite. 

Sii lodato; o mio Signore, fra tutti gli uomini 
nessuno possiede quello che ho io! 

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