domenica 26 dicembre 2021

A me i vaccinisti fanno pena...

Riporto di seguito un commento che ho inviato in un blog abbastanza famoso (che non cito perché non si merita nemmeno una visita di sdegno), in risposta ad un post che era intitolato "A me i vaccinisti hanno rotto i coglioni", con tanto centinaia di commenti al seguito, in gran parte auguranti ogni male per i non vaccinati.
(Ok, le righe finali che riguardano il medico sono non vere, ma le ho scritte non per bugia bensì per "verità traslata", cioé volendo dar voce a quei medici che esistono e hanno fatto la scelta di cui parlo...).


A ME I VACCINISTI FANNO PENA, perché (eccettuati quelli al governo, che lo sono in malafede) sono tutte persone che per paura o per coercizione si sono dovute convincere. Per paura, perché questo regime del terrore gli ha fatto credere che era l'unica via d'uscita da quelle morti continuamente spiattellate in tv, quando invece quelle morti erano (e sono) dovute a cure sbagliate e il covid ben curato ha una mortalità bassissima. O per coercizione, perché per chi usava il buon senso (ed erano in molti) e tutto questo lo capiva, la scelta è stata vaccino o disoccupazione. 

Mi fanno pena perché una parte di loro ha avuto già per questo gravi problemi fisici, ma molti di più ne avranno in seguito per insorgenza in particolare di tumori e altre patologie autoimmuni causati da questo tipo di vaccino, mai usato prima e che stanno sperimentando sulla loro pelle, come era stato ben avvisato da studi scientifici ancor prima che tutto questo iniziasse. 

Mi fanno pena quando li vedo accompagnare al cimitero i vecchi genitori che avevano convinto a vaccinarsi per il loro bene, poche settimane dopo il vaccino. Senza nemmeno che ciò abbia  speranza di andare a gonfiare di centinaia di volte le statistiche ufficiali del ministero sulle morti da vaccino.

Mi fanno pena perché purtroppo so che alcuni di loro tra pochi anni vedranno gli "sconosciuti effetti collaterali" sui loro figli. Non tutti per fortuna, perché il corpo umano, specialmente se giovane e sano,  resta pur sempre una macchina meravigliosa che riesce a difendersi anche se qualcuno gli inocula schifezze. Ma una parte sì, e se lo stato non riconosce quasi mai collegamenti (e risarcimenti) tra gravi effetti collaterali  con il vaccino già dopo pochi giorni dall'inoculo, figuriamoci dopo mesi o anni. E rimarranno soli con la loro coscienza, perché sono stati loro a decidere di far vaccinare i figli.

Mi fanno pena perché tutti questi prezzi pagati per che cosa? Per continuare a dover portare mascherine, a dover stare distanti a dover riammalarsi tanto quanto i non vaccinati.

E a doversi vaccinare senza fine, dando per questo la colpa ai non vaccinati. Sperando sull'obbligo totale perché così "torneremo come prima". Mi fanno pena perché non capiscono che non succederà mai.

Gli stati non metteranno mai l'obbligo totale per tutte le età. Perchè tenere una parte, anche minima, di dissenzienti è vitale per questi tipi di regimi. Così tutta la frustrazione dei consenzienti che non vedono migliorare le cose sarà rivolta a loro, non allo stato tiranno. Anche perché se veramente tutti si vaccinassero e, come è ovvio e dimostrato, le cose non cambiassero allora l'unico colpevole non rimarrebbe che lo stato.

No, in realtà dovranno vaccinarsi senza fine perché il covid19, anche se è stato fatto in laboratorio è pur sempre un coronavirus, e come tutti i coronavirus influenzali muta. Muta tutti gli anni in una o più varianti. Come fa da sempre il virus influenzale.


INVECE I VACCINISTI COME VOI MI HANNO ROTTO I COGLIONI. Più o meno tutti, che si lamentano della rabbia di chi non si vaccina ma io qui non la vedo. Vedo solo una gran rabbia vostra, che augurate ogni male a chi non la pensa come voi. Che sapete probabilmente già tutto quello che vi ho scritto prima ma lo ignorate di proposito, lo reputate falso magari, e continuate a sputare fango sugli altri. E continuate a seguire un moderatore che vi evita ogni occasione di confronto, e peggio ancora che vi nasconde anche studi scientifici postati per il vostro interesse. Ma veramente vi va bene così? beh, contenti voi...

In effetti se non mi incazzo più di così è solo perché ripensandoci anche voi mi fate quasi più pena che rabbia, pronti come siete a farvi in(o)culare di continuo; immagino che sia perché la prima volta  potete essere anche stati incerti ma poi più vi fate in(o)culare più evidentemente ci provate gusto.


Ma ovviamente più di tutti mi ha stufato il poveretto (spero scemo e non in malafede magari pseudovaccinato) che del blog ne é proprietario e che ha evidentemente grossi problemi di autostima (oltreché nessun argomento a favore), visto che fa di tutto per tenersi intorno solo ed unicamente adepti  che lo acclamano a prescindere. Rispedendo fuori chi anche solo accenna un parere leggermente diverso. Bene, probabilmente non mi pubblicherà nemmeno, ma io quello che dovevo dire l'ho detto; la mia coscienza e la mia deontologia sono a posto. Quello che farà lui sono problemi suoi. 

Io sto perdendo il lavoro di medico in quanto, proprio perché qualcosa di medicina ne so, sono contrario a questo vaccino e a questa gestione del covid. E vi garantisco che anche i medici che continuano a lavorare la pensano come me. Ma non lo dicono, perché hanno scelto il lavoro.

Io ho scelto di essere in pace con la mia coscienza.

Scrollo la polvere dai miei calzari e vi saluto...

martedì 21 dicembre 2021

 Eden


Se defunto potessi 
scegliermi il Paradiso,
non vorrei una reggia di giada,
una villa di platino ed oro
né ancelle
né stelle
né ali, le cose più belle.
Perfino la somma sapienza
la gloria, l'eterna bellezza
sarebbero solo ornamenti,
nel mio Paradiso.

Chiederei al Dio di ogni cosa
un prato di erba odorosa
cosparsa di fiori e farfalle,
una valle e verdi colline
e boschi senza paure.
E in questa pace un cavallo
superbo,
quieto,
con cui parlare
e correre verso il sole che non se ne va.

Se defunto potessi
scegliermi il Paradiso,
avrei già ora deciso.


Marco '91



venerdì 8 ottobre 2021

Morire dal ridere

 

  • Si, è vero, ho la casa sporca e disordinata.
    Ma io credo fermamente alla massima che bisogna vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo.
    E, dai, chi vorrebbe ordinare casa  l'ultimo giorno della propria vita?

  • Quando morirò, voglio andare in pace come fece mio nonno, nel sonno.
    Non urlando, come i passeggeri della sua macchina.


  • Sdraiato in un letto d'ospedale, un uomo morente cominciò a dimenarsi ea fare gesti come se volesse parlare. Il prete, che lo assisteva al lato del letto, si chinò in silenzio e chiese: "Hai qualcosa che vorresti dire?"
    L'uomo fece un cenno affermativo e il prete gli porse un blocco e una penna. Il prete disse: "So che non puoi parlare, ma scrivi un biglietto e lo darò a tua moglie. Sta aspettando appena fuori."
    Raccogliendo le sue ultime forze, l'uomo scarabocchiò il suo messaggio sul blocco e lo ficcò nelle mani del prete.
    Pochi istanti dopo morì.
    Dopo aver amministrato gli ultimi riti, il sacerdote uscì a dare la triste notizia alla moglie. Dopo averla un po' consolata, il prete le porse il biglietto.
    “Ecco le ultime parole di tuo marito. Li ha scritti solo per te.”
    La moglie aprì in lacrime il biglietto che diceva: "Togli il piede dal tubo dell'ossigeno!!"


  • Tre uomini morirono e furono portati da Dio in cima a una scogliera. Dio disse loro che dal momento che erano stati cittadini così grandi e straordinari della Terra, sarebbe stata data loro una possibilità di diventare tutto ciò che desideravano. Bastava che andassero sul bordo della scogliera e gridassero quello che volevano diventare.
    Il primo uomo corse sul bordo della scogliera e saltò in aria gridando: "aquilaaa". Immediatamente si trasformò in un'aquila e volò via verso il tramonto.
    Il secondo uomo corse sul bordo della scogliera e saltò in aria gridando: "falcooo". Immediatamente fu trasformato in un falco e volò via verso il tramonto.
    Il terzo uomo corse verso il bordo della scogliera, inciampò su una roccia e cadendo gridò: "merdaaa".

  • Un uomo morì e andò alle porte del paradiso dove incontrò San Pietro. Pietro gli disse: «Ho guardato il tuo libro della vita e sei il benvenuto in cielo a una condizione».
    L'uomo rispose: “Sì, San Pietro. E qual è questa condizione?"
    Pietro disse all'uomo: "Devi compitare la parola: amore".
    Quindi l'uomo pronunciò la parola "A - M - O - R - E",  e Pietro lo ammise in paradiso.
    Mentre l'uomo entra, Peter dice all'uomo di guardare il cancello fino al suo ritorno. Pietro aveva qualcosa di cui discutere con il Signore. Pietro ricorda all'uomo che deve chiedere a chiunque venga al cancello di sillabare la parola.
    Dopo un breve lasso di tempo, la moglie dell'uomo si presenta al cancello.
    "Cosa stai facendo qui?" lui le chiede.
    «Be'», disse, «tornando a casa dal tuo funerale, c'è stato un incidente e io sono morta».
    L'uomo le disse: "Va bene, ma prima di entrare in paradiso devi essere in grado di sillabare una parola".
    "Che parola è?" lei chiese.
    «Reykjavik», disse.


  • Dopo che un prete morì e andò in paradiso, notò che un tassista di New York era stato premiato con un posto più alto di lui.
    "Non capisco", si lamentò con Dio. “Ho dedicato tutta la mia vita alla mia parrocchia”.
    Dio gli spiegò: “La nostra politica qui in paradiso è premiare i risultati. Ora, i tuoi parrocchiani erano in sintonia con te ogni volta che facevi un sermone?"
    “Ebbene”, dovette ammettere il ministro, “alcuni nella chiesa si addormentavano di tanto in tanto”.
    "Esatto", disse Dio, "e quando le persone sono salite sul taxi di quest'uomo, non solo sono rimaste sveglie, hanno anche pregato".


  • Non appena la signora Bianchi arrivò alle porte del paradiso, cercò suo marito che era morto diversi anni prima.
    «Scusa», disse avvicinandosi a San Pietro, «ma sto cercando mio marito. Mi chiedo se puoi aiutarmi".
    "Qual'è il suo nome?" chiese Pietro.
    "Luigi.. Luigi Bianchi", rispose.
    Peter si accarezzò il mento, poi disse: «Ci sono molte anime qui che hanno quel nome. Cos'altro puoi dirmi di lui?"
    Sbottando la prima cosa che le venne in mente, rispose: "Beh, l'ultima cosa che ha detto prima di morire è stata che se gli fossi mai stata infedele, si sarebbe rivoltato nella tomba".
    "Ah!" Peter ha risposto: "Stai cercando Gigi la trottola!"


  • Tre uomini sono morti in un incidente d'auto e hanno incontrato San Pietro in paradiso. Pietro dice loro: “Farò a ciascuno di voi una semplice domanda. Se dice la verità entrerà in paradiso. Ma se mente, l'inferno lo sta aspettando".
    Al primo uomo, Pietro chiede: "Quante volte hai tradito tua moglie?"
    Risponde: "Sono stato un buon marito. Non ho mai tradito mia moglie".
    Pietro allora: “Molto bene! Non solo ti permetterò di entrare, ma per essere stato fedele a tua moglie, ti darò un'enorme villa e una limousine come mezzo di trasporto".
    Al secondo uomo, Pietro chiede: "Quante volte hai tradito tua moglie?"
    Risponde: "Ho tradito mia moglie due volte".
    Pietro allora: "Ti permetterò di entrare. Ma per la tua infedeltà, otterrai solo una casa con quattro camere da letto e una BMW".
    Al terzo uomo, Pietro chiese: "Allora, quante volte hai tradito tua moglie?"
    Risposnd: "Ho tradito mia moglie circa otto volte".
    Pietro di rimando: "Ti permetterò di entrare. Ma per la tua infedeltà, otterrai un appartamento di una stanza e una Panda per il tuo trasporto".
    Un paio d'ore dopo, il secondo e il terzo uomo vedono il primo uomo piangere a dirotto.
    "Perché stai piangendo?" gli chiedono. "Hai la villa e la limousine!"
    Il primo uomo singhiozza: "Piango perché poco fa ho visto mia moglie andare in monopattino!"


  • Un uomo cattivo  è morto ed è stato accolto da San Pietro. Peter lo informa che deve scegliere tra tre inferni.
    Il primo inferno è molto caldo e l'uomo vede molte persone bruciare nel fuoco. L'inferno successivo è gelido e vede la gente tremare e gridare. Nel terzo inferno invece ci sono persone in piedi nella merda fino alla vita, che stanno  bevendo tranquillamente una tazza di caffè  chiacchierando tra loro. Così l'uomo dice a San Pietro: "Io scelgo il terzo inferno dove tutte le persone stanno in piedi nella merda fino alla vita".
    Così Pietro lo ammette al terzo inferno. Il peccatore quindi  prende una tazza di caffè e si sente abbastanza a suo agio. Improvvisamente, sente una voce da un altoparlante che diceva: "Attenzione. Attenzione. La pausa caffè mensile è finita. Rimettetevi tutti a testa in giù".


  • Due amici, Bob e Earl, erano grandi fan del calcio. Partecipavano a ogni partita che potevano; e hanno passato la loro intera vita adulta a discutere della storia del calcio. Durante i mesi invernali, hanno analizzato ogni incontro svolto durante la stagione del campionato. Hanno anche deciso che chiunque fosse morto per primo, avrebbe cercato di tornare e dire all'altro se c'era il calcio in paradiso.
    Una notte Bob morì nel sonno. Poche notti dopo, il suo amico, Earl, si svegliò al suono della voce di Bob dall'aldilà.
    "Bob sei tu?" chiese Earl.
    "Certo, sono io", rispose Bob.
    "Questo è incredibile!" esclamò Earl. "Allora dimmi, c'è il calcio in paradiso?"
    “Beh, ho delle buone notizie e delle cattive notizie per te. Quale vuoi sentire per primo?"
    "Dimmi prima la buona notizia."
    "Beh, la buona notizia è che, sì, c'è il calcio in paradiso, Earl."
    “Oh, è meraviglioso! Quindi quale potrebbe essere la cattiva notizia?"
    "Tu giocherai domani sera."


  • Tre amici sono morti in un incidente d'auto e sono andati in paradiso per un orientamento. Viene chiesto loro: "Quando eri nella tua bara aperta e amici e familiari ti stavano vegliando, cosa avresti voluto che dicessero di te?"
    Il primo ragazzo dice: "Mi sarebbe piaciuto sentirli dire: 'E' stato un grande medico del suo tempo e un grande padre di famiglia.'"
    Il secondo ragazzo risponde: "Mi sarebbe piaciuto sentirli dire: 'E' stato un marito meraviglioso e un insegnante di scuola che ha fatto un'enorme differenza nella vita di molti bambini.'"
    L'ultimo ragazzo dice sicuro: "Mi sarebbe piaciuto sentirli dire: 'Guarda, si sta muovendo!'"

sabato 27 febbraio 2021

Sortire l'effetto contrario

 Un incallito dongiovanni racconta ad un amico di essere andato dopo tanto  a confessarsi. Riferisce quindi all'amico come è andata:

Ho detto al prete
-Ho commesso molte volte adulterio con una donna sposata!
E lui:
-Con la moglie del panettiere immagino...
-no
-allora con quella infedele della moglie del barbiere?
-no no..
-beh allora di certo con la moglie del sindaco, donna senza principi..
-nemmeno

L'amico quindi chiede:
-ti ha dato l'assoluzione?
-no- risponde il dongiovanni- ma mi ha dato un po' di informazioni utili...


Ecco, in questo caso il sacerdote ha sicuramente sortito l'effetto contrario a quello desiderato.

Venendo a me, vedendo che l'ultimo video della De Mari era pubblicato su  Rumble e non sul solito youtube mi sono chiesto perché, e cosa fosse questa nuova piattaforma di condivisione video. I primi Google-risultati riportavano articoli che dicevano peste e corna di Rumble, insieme ad altri nuovi social emergenti, nel particolare MeWeParler e Sfero.
Ritenuti da evitare e pericolosi perché:

  1. "A differenza di Twitter, YouTube, Instagram, Facebook... queste piattaforme alternative non svolgono adeguati controlli sui contenuti diffusi dai propri utenti" (leggi: non bannano e cacciano chi gli pare)
  2.  Donald Trump, bannato da Twitter aveva deciso di spostarsi proprio sulla piattaforma di Parler per continuare le sue dimostrazioni politiche sulle elezioni 2020. Parler è usato quindi anche dai suoi sostenitori e in generale da utenti tendenzialmente conservatori
  3. "MeWe piattaforma molto simile a Facebook, ma che vede la presenza di gruppi aperti (con annesso servizio di messaggistica) dove chiunque può scrivere liberamente di tutto" (beh ma non era quello che doveva essere anche facebook, prima di iniziare a bannare chi gli pare?)
  4. "Sfero: il ''primo social network senza cookie'' che ospita contributi in forma lunga (articoli e video). Solitamente viene utilizzato da no-mask e no-vax," (tra l'altro è italiano)
Bene, io che fino ad ora mi tenevo lontano dai social (ancora prima che iniziassero a diventare armi del deep state), ora invece inizierò a farne parte. Fatelo anche voi: cambiate social e diffondeteli!
Io intanto mi sono segnato i nomi: Rumble, MeWe, Parler, Sfero.
Grazie, articolisti di sinistra, delle utili informazioni.

Ecco, in questo caso i suddetti hanno sortito l'effetto contrario a quello desiderato.

domenica 31 gennaio 2021

Ma Dio esiste?



  • Tu credi nella vita dopo il parto? - Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siamo qui per prepararci per quello che saremo più tardi.
  • Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita?
  • Non lo so, ma sicuramente... ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con le nostre gambe e ci ciberemo dalla bocca.
  • Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo! Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione … Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto.
  • Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui.
  • Però nessuno è tornato dall’aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla. E poi non voglio nemmeno pensare al parto, è un evento doloroso e basta. E' vero, è inevitabile ma non voglio pensarci e godermi i miei lunghi 8, 9 mesi qui. Addirittura ho sentito che qualcuno ogni tanto riesce a superare anche i 9 mesi...
  • Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremmo chi ci ha fatto e si prenderà cura di noi, e saremo felicissimi di stargli vicino.
  • Genitore? Tu credi nella esistenza del genitore? E dove credi che sia  ora? Dove?
  • Tutto in torno a noi! E’ in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.
  • Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la , come la chiami, mamma, per cui, è logico che non esista.
  • Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla o percepire come accarezza il nostro mondo. Sai? ... Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta e che ora soltanto stiamo preparandoci per essa ...
  • Sarà ma io mi fido poco o nulla di quello che non vedo ...