giovedì 12 gennaio 2017

Quando mi ci metto...

21 novembre 2016: avendo finalmente una carta di debito usabile per acquisti internet inizio a fare acquisti su Amazon, che avevo già visto essere l’azienda al mondo in assoluto più seria e professionale, 2 spanne sopra tutti gli altri (anche se in effetti per essere più seri di siti come ebay ci vuol poco).
Mi rendo conto tristemente però che rispetto a come l’avevo lasciata un anno prima era degenerata in una delle sue funzioni più utili, quella delle recensioni, ora inquinate dal fenomeno delle revisioni a 5 stelle in cambio di prodotti gratis.

22 novembre 2016: non perdo tempo e scrivo una lettera su ciò ad Amazon, dicendo tra l’altro che per riacquistare credibilità ci vorrebbero solo recensioni di prodotti REALMENTE acquistati, ovvero niente recensioni pagate, niente recensioni su prodotti non acquistati!

Nella stessa settimana vengo a sapere del cambio politica Amazon (WOWW mi hanno ascoltato ;-). Però…
Peccato accettino ancora recensioni anche su prodotti non comprati.
Peccato tengano i Vine (ovvero recensioni fatte in cambio di prodotti UFFICIALMENTE omaggiati da aziende scelte da Amazon), della serie: “nessuno più compri recensioni, a parte chi decidiamo noi… ”
Peccato che i venditori, dopo una settimana di smarrimento, abbiano semplicemente cambiato modalità di pagamento, ovvero non più sconti ma pagamenti paypal, che non possono essere sanzionati, semplicemente perché non possono essere scoperti.
Peccato che con il divieto di disclaimer (“recensione fatta dietro compenso ecc….”) semplicemente basta non scriverlo. Allora meglio prima, non c’era obiettività ma almeno c’era trasparenza.
Sapete qual’è la miglior cosa da fare quando vediamo una falla nella sicurezza di una banca? Parlarne con il direttore. Sapete qual’è la cosa migliore da fare se il direttore non ci ascolta? Rapinare la banca.
Nella pratica non rapinerei mai una banca, essendo contro i miei princìpi (oltre che illegale, a quanto mi risulta), così sarei costretto a cambiarla. Ma nel caso di Amazon i Vine sono perfettamente legali, anzi promossi e inoltre non voglio cambiare sito perché, come dicevo all'inizio, non c'è alternativa di e-commerce migliore. Quindi:

23 novembre 2016: inizio il mio piano “scalata recensore”, armato solo di normale buon senso e normale intelligenza, che mi portano ad usare svariate tecniche. Alla fine l’algoritmo Amazon sarà pure segreto, ma in gran parte intuibile…
Un’occhiata alla classifica…2.341.067 nella classifica recensori.
Oggi, 11 gennaio 2017 (cinquanta giorni dopo la mia prima recensione): entrato nella Top 500, 453° posto, con sole 34 recensioni, ma con il 91% di utilità.
Un paio di settimane fa quando ero intorno al 1200° posto mi era arrivata una lettera di un tizio che mi invitava ad iscrivermi alla sua pagina facebook, dove c'erano tanti recensori che si scambiavano voti positivi alle rispettive recensioni per scalare le classifiche. Diceva che non era aperto ai Top Reviewer perché tanto loro avevano già le loro combriccole di aiuto. Non so a che livello sia ora il tizio, so che non ho risposto; primo perché non voglio avere facebook, e poi perché sono sempre stato abituato a far tutto da solo.

Sono già arrivate anche lettere di aziende cinesi, ma ne faccio anche a meno.. io punto al Vine!