giovedì 27 gennaio 2022

27 gennaio: giornata dell'insulto alla memoria



Premetto che la giornata della memoria, così come è stata sempre concepita e celebrata non mi ha mai trovato d'accordo. Per il semplice motivo che le sacrosante osservazioni sulle ignominie del nazismo possono (e DEVONO) essere valide anche per quelle di un po' tutti i regimi comunisti che hanno devastato il mondo e la storia. Purtroppo il nazismo non ha inventato niente; quelli che Hitler chiamava "Konzentrationslager", Stalin già 10 anni prima li chiamava "Gulag" (ma in Russia campi di lavoro esistevano giù dal 1600, soprattutto per prigionieri politici) e negli anni '70 Pol Pot, molto più spiccio, preferiva le "phnaur da thom", fosse comuni, mentre tuttora "Kim Jong-un" li chiama "Kwalisso". E la lista non è esaustiva... 

Non è la fredda matematica (che comunque in valutazioni di principio non dovrebbe entrarci) a giustificare queste esclusioni. Se è vero, stimando per grandi numeri, che il nazismo ha causato circa 15 milioni di morti civili, secondo le denunce di Solgenicyn e di altri dissidenti sovietici l’«Arcipelago Gulag», ovvero l’intero sistema sovietico(1917-1960), provocò in totale almeno 50 milioni di morti, tra vari milioni dei campi di concentramento (in cui furono chiusi almeno 20 milioni di prigionieri) e quelli uccisi dalle penose condizioni di vita imposte dal regime comunista e aggravate da carestie. A questi vanno aggiunti i milioni di morti di tutti gli altri regimi comunisti...
Teniamo presente che mentre la proverbiale precisione tedesca ha fatto sì che venissero registrati scrupolosamente tutti i movimenti dei prigionieri,  il modus operandi della Repubblica sovietica (e dei sistemi comunisti in generale) è al contrario quello del nascondere, del negare, cosicché anche il numero delle vittime di repressioni è molto incerto, ovviamente per difetto.

Quindi ricordare solo le nefandezze naziste significa nascondere tutte le altre, ovvero politicizzare una tragedia, volere una visione completamente di parte che oltre che storicamente incompleta e quindi inesatta è anche e soprattutto pericolosa. Perché se ci spinge la politica a volere la giornata della memoria, allora non ci spinge nè l'etica né la morale. E quindi né l'etica né la morale ne trarranno giovamento. Non si imparerà niente e gli errori si ripeteranno.

E infatti si stanno ripetendo in questo momento. Da noi. Da parte del nostro governo-regime. Che dal canto suo nega e dimostra che è a posto, che è sano, che è buono, perché anche quest'anno eccovi  la (sua versione della) giornata della memoria.
Ecco quindi che specialmente in questi ultimi anni di regime-pseudosanitario una giornata della memoria fatta così mi fa ancora più rabbia.

Allora eccomi qua, a scrivere la mia versione della giornata della memoria, quella che, ORA, nelle scuole nessuno vi farà leggere, ma spero che un domani... 

Perché anche a voler considerare solo l'oppressione nazista (giusto per far contenti gli storici di parte) di valutazioni costruttive da fare ce ne sarebbero molte. Ed è naturale che, in quanto italiani,  sentiamo più vicini, storicamente e geograficamente, gli esempi del nazismo che non quelli altrettanto terribili se non peggiori dei gulag e pogrom (sommosse antisemite) russi, delle torture e le fucilazioni di massa degli khmer rossi cambogiani (1,6 milioni di morti), o della attuale negazione quasi totate dei diritti umani e delle libertà civili in Corea del Nord.

Ad esempio: alle elezioni del novembre 1932, in Germania,  l'ormai potente partito Nazional socialista, anche siglato NSDAP ottenne circa il 32% dei consensi conseguenti agli errori fatti da Von Papen, presidente del precedente governo di coalizione, che aveva chiesto "aiuto" ed appoggio al partito comunista tedesco, innescando, così, di fatto, la crisi che condusse alle elezioni.

7 maggio2018: il presidente Mattarella chiede alle forze politiche la disponibilità ad appoggiare un governo di garanzia che traghetti il paese fino a dicembre e a successive elezioni nell'anno nuovo. Questo in seguito alla crisi di governo conseguente agli errori fatti da Salvini, capo del precedente governo di coalizione, che aveva chiesto "aiuto" ed appoggio al M5S, pur di evitare nuove elezioni, innescando, così, di fatto, la crisi che condusse al governo "traghetto".

Questa in verità, pur se triste, è la corrispondenza meno inquietante. Per la cronaca il governo di garanzia "provvisorio" di Mattarella (governo Conte 1°) si è rivelato meno provvisorio di quanto promesso, durando (cambi di capo a parte), fino a tutt'oggi, pur di non farci tornare alle urne. Quindi i nostri governanti hanno superato Hitler in antidemocrazia; lui fu regolarmente eletto, loro no.

Tornando alla Germania del 33, subito dopo le elezioni, Hitler riuscì a far firmare dal Presidente Hindemburg il decreto con il quale gli conferiva pieni poteri, di modo da poter scavalcare, di fatto, il Reichstag nella formulazione e promulgazione delle future leggi.

Grazie al provvidenziale arrivo del covid-19, il governo Conte (Conte 2°) inizia ad avvalersi dei decreti legge che permettono la promulgazione di leggi scavalcando il parlamento. Per questa loro antidemocratica e potenzialmente pericolosa caratteristica i decreti di legge sono PER DEFINIZIONE provvisori. Oggi, più di 2 anni dopo, sono ancora massicciamente usati....

Nel '33, subito dopo le elezioni, venne istituito in Germania un "pass" dal nome ovviamente incomprensibile per noi Italiani, “Ahnenpass”, che tradotto vuol dire letteralmente "passaporto genealogico", e che serviva per determinare la discendenza dalla razza pura ovvero quella Ariana. L'Ahnenpass era, sostanzialmente, un passaporto che impediva, di fatto, a chi non lo aveva, l'ingresso in determinati negozi, l'accesso a specifici lavori e, di fatto, la piena partecipazione alla vita della nazione. Che vergogna eh?

In Italia e in parte dell'Europa, vige già da tempo il Green pass, poi affiancato dal super Green pass. Per le caratteristiche vedi pure pari pari quelle dell' "Ahnenpass", sostituendo "razza pura" con "vaccinati".

Senza Green Pass i medici non possono, di fatto, svolgere la loro funzione, per la quale hanno pure prestato giuramento – Ippocrate, ndr – trovandosi, così, costretti a starsene a casa, per di più senza stipendio. E come loro, infermieri, insegnanti, forze dell'ordine e più in generale tutti i dipendenti pubblici e buona parte di quelli privati.
Per poi arrivare agli assurdi di cosiddetti medici, che altro non sono che le cattive copie dei loro predecessori tedeschi; dei Mengele di oggi, che si permettono di diffondere circolari interne agli ospedali da loro gestiti, nelle quali "ordinano" ai loro sottoposti di non accettare nessun paziente se non provvisto di Green Pass.
E non è discriminazione questa? Non è la copia speculare di quanto veniva fatto nella Germania Nazista del 1933?

"Ma che c'entra ..ora c'è la pandemia... è una situazione di emergenza..."

Beh, a parte il fatto che potrei dire che la pandemia fa parte del piano (vedi qui), a parte il fatto che questi provvedimenti liberticidi nulla hanno a che fare con la difesa della salute (se mai il contrario) a parte tutto...sapete qual era la situazione in Germania prima dell'ascesa di Hitler?
In 2 parole, talmente di emergenza che in confronto la situazione attuale italiana è idilliaca.
La Germania infatti stava vivendo uno dei più famosi periodi di superinflazione della Storia, complici i danni della prima Guerra mondiale.

Senza nessun riguardo alle riserve di oro che avrebbero dovuto garantire la valuta, la Germania continuò a stampare cartamoneta per cercare di assolvere formalmente i debiti di guerra, il che causò la rapidissima svalutazione della moneta. Stamperie pubbliche e private, statali, regionali, comunali, bancarie e persino private emettevano fiumi di marchi che non valevano letteralmente il prezzo della carta su cui erano impressi tanto che veniva spesso utilizzato per altri scopi (come gioco per bambini, carta da parati, combustibile per stufe, ecc.).

Chi riceveva lo stipendio in questo periodo doveva portarlo via usando carriole; ci si affrettava a spenderlo prima che perdesse subito valore. Famose le immagini di cittadini tedeschi che vanno a fare la spesa con carriole piene di banconote. Il taglio più alto di una banconota durante l'iperinflazione tedesca fu di cento milioni di miliardi (100.000.000.000.000.000) di marchi.


Bastava tutto questo per giustificare le repressioni e le discriminazioni che ne seguirono? Certo che no. Niente le giustifica.
Tranne una pandemia di covid-19, ovviamente.

E state pur tranquilli che, all'epoca, la maggior parte dei cittadini tedeschi non aveva la benché minima idea di dare l'appoggio a nulla che non fosse più che democratico e, sicuramente, nella vita quotidiana, si scagliavano contro i "diversi", gli ebrei in quanto indicati dal Governo come i principali responsabili della rovina della grande Germania.

E non è lo stesso oggi, con i nostri governanti (e quindi tutti i media, da loro controllati)  che quotidianamente non perdono occasione per scagliarsi contro i terribili no-vax o no-Green Pass, accusandoli di rovinare la ripresa del nostro paese e in buona sostanza, di essere gli untori che mettono a rischio anche le loro vite?

Cosicché oggi la maggior parte dei cittadini italiani non ha la benché minima idea di dare l'appoggio a nulla che non sia più che democratico e, nella vita quotidiana, si scagliano contro i "diversi", i non vaccinati, responsabili di perpetuare questa pandemia.

E per dare una spiegazione a questo fenomeno, basta andare a rileggersi le dichiarazioni di un tale Hermann Goering al processo di Norimberga.
Infatti, quando gli fu chiesto come fosse stato possibile convincere l'intero popolo tedesco a seguirli, lui rispose candidamente che non ci fu assolutamente nulla di più semplice.
Continuando, disse che se eri in grado di "impaurire" un popolo, avresti avuto la possibilità di fargli fare quello che più avevi voglia.
E se "non ci fu di assolutamente nulla di più semplice" allora, allorquando i mezzi di propaganda erano la radio di stato, un po' di volantinaggio e i discorsi del Fuhrer, pensate quanto è stato facile oggi, con tutti i media a disposizione, internet compresa....

Oggi assisto ad un capovolgimento di quei valori per i quali i nostri bisnonni hanno lottato sul Piave o i nostri nonni hanno dato la vita in eccidi nazisti.

È talmente lampante l'analogia con il presente, che mi domando veramente come sia possibile, per chiunque sia dotato di un minimo di raziocinio, non vederla.
L'intera popolazione mondiale è stata terrorizzata, letteralmente, da questa pseudo pandemia, che ora è disposta a fare assolutamente qualsiasi cosa pur di poterne uscire, o anche solo per avere la promessa che "forse", prima o poi, ne usciremo.

E il bello è che la gente normale, oggi, fa anche di più di quanto gli venga imposto dalle autorità, e questo lo si può tranquillamente vedere - è da anni che continuo a ripetermi - quando si osserva un guidatore completamente solo in auto, guidare con la museruola bel calcata sotto agli occhi.
Questo, per me, è il simbolo del fallimento della razza umana, sotto tutti i punti di vista.
Chi non riesce o non vuole cogliere queste sempre più palesi corrispondenze, con un mondo che continuiamo a credere sepolto nel passato e che non ci riguarda più, si sta rendendo strumento dell’instaurarsi di politiche liberticide che se non contrastate ora hanno tutte le carte i regola per portarci a un neonazismo paradossalmente propugnato anche da coloro che si professano antifascisti.

Ma anche questa dittatura finirà, anche questi dittatori saranno giudicati non solo da Dio, ma anche dagli uomini. Un nuovo processo è già iniziato (guidato da oltre 1000 avvocati, provenienti da tutto il mondo, e capitanati da uno dei migliori avvocati esistenti oggi, Reiner Fuellmich, famoso per le sue cause miliardarie vinte contro i colossi della Deutsche Bank e Wolkswagen ) e chiamato non a caso Norimberga2.

Prima o poi anche tutto questo sarà storia..e magari le future giornate della memoria serviranno veramente a qualcosa. Perché ricordatevi, se i cittadini tedeschi si fossero ribellati in massa ai cartelli antiebrei nei negozi semplicemente perché ingiusti, non ci sarebbero mai stati i lager...







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