lunedì 24 febbraio 2014

Dove c'è Barilla c'è caos 2 - la beffa


o scelto di fare di questo un post a parte rispetto  al precedente per 2 motivi: evitare un unico post di lunghezza mostruosa e soprattutto dare maggior risalto a questa ulteriore lettera a Guido Barilla, che ho casualmente scoperto poco dopo aver inviata la mia.Vista la sua web-diffusione immagino che avrà avuto una probabilità molto maggiore di essere letta dal diretto interessato e, visto il suo contenuto, se ha colpito ha probabilmente affondato.
Notare che questa lettera è datata  due giorni dopo le scuse di Barilla; se solo fosse stata scritta prima..chissà...

Aggiunta dell'ultima ora: per la serie "per fortuna gli etero a volte si ricordano di avere le palle" date un'occhiata a questo articolo!





dal Blog di Eliseo Del Deserto, 28/09/13

Signor Guido Barilla,
Le scrivo perché sono io a volerLe chiedere perdono!
Io sono un ragazzo omosessuale che ha seguito in questi giorni la vicenda scatenata dalle Sue dichiarazioni. Ero infastidito dal moltiplicarsi delle chiacchiere, delle battaglie inutili, boicottiamo o non boicottiamo, dall’elenco insipido delle altre marche di pasta, dalla Sua foto oltraggiata ed osannata.
Vivo lontano da casa ormai da quattro anni, e non riesco a mangiare nessun’altro tipo di pasta, anche se risparmierei, perché l’unica che mi ricorda la mia famiglia è la Barilla. Vuoi per la pubblicità, o forse solo perché è la pasta che mi ha sempre cucinato mia mamma.
Sono omosessuale e credo anch’io nella famiglia tradizionale e non credo che altri tipi di unione possano definirsi “evoluzione della famiglia”.
Quando da piccoli o da giovani ci rendiamo conto di essere omosessuali, lo sentiamo sulla nostra pelle: siamo diversi. Questa diversità inizialmente viene vissuta da tanti (non voglio generalizzare) come un handicap. Dopo la disperazione iniziale si cerca un equilibrio, una ragione, la felicità. Tutti abbiamo una diversità da gestire, questa è la verità.
E’ giusto riconoscere i tratti della nostra differenza, accettarne i limiti. Due uomini non potranno mai generare un figlio per esempio. Due donne non saranno mai una famiglia intesa in senso tradizionale. Non sto dicendo che le unioni omosessuali devono essere bandite, e sono sicuro che in una coppia omosessuale possa nascere un calore simile all’intimità familiare.
La maggior parte di noi però viene da una famiglia tradizionale. Tutti siamo figli! Sappiamo quanto abbiamo bisogno di un padre che sia veramente uomo e di una madre che sia pienamente donna! Io lo so, ogni volta che desidero profondamente avere un uomo forte accanto a me.
Perdono Signor Barilla! Per le parole umilianti che ha dovuto subire, Lei e la Sua azienda a causa di noi omosessuali. Anche se alcuni non saranno d’accordo con me. Io che nonostante tutto sono uno di loro, Le chiedo scusa. Scusi le ingiurie, le pressioni, i boicottaggi, le parole inutili di quel manipolo di anime ruggenti che vanno solo in giro cercando chi divorare.
Sulla famiglia ha molto da imparare chi l’ha portata a scusarsi per delle parole che non avevano nulla di offensivo.
L’atteggiamento violento, persecutorio, intimidatorio, dunque bullistico di questa gente, insieme alle tante espressioni di orgoglio gay che negli anni si sono diffuse, suscitano tutto in me, eccetto la fierezza di essere omosessuale. Perdono ancora!
Eliseo del Deserto

2 commenti:

  1. La lettera non mi stupisce, perché so che tanti omosessuali la pensano così... ed ecco perché né io né la Chiesa condanniamo l'omosessualità... ogni strada è difficile in questa vita e ogni strada la si può percorrere con spirito di santità o meno.
    Per l'appunto, l'omofobia è solo una scusa. A tal proposito l'analisi fatta nell'articolo che hai postato è lucidissima e personalmente anche se tante cose le sapevo già mi ha ancora una volta lasciata senza fiato. Anche perché il giornalista ha articolato molto bene quello che era un mio assillo ultimamente. Non è quello che ti dissi l'ultima volta qui? Dove stiamo andando???? Non so dove, ma non è per niente bello... stiamo andando alla distruzione dell'uomo e nessuno sembra accorgersene... un po' come è successo nei primi tempi dell'avvento del Nazismo....
    P.S: In Spagna mi sembra di aver capito che i focolarini non possono più organizzare incontri con tematiche di educazione sessuale, perché rischiano l'arresto. Ma noi che abbiamo dei figli, così come Giuliano Amato, credo che non potremo mai stare zitti!

    RispondiElimina
  2. Preciso che l'autore non è un giornalista ma un ragazzo che ha un blog e che si è ritrovato abbastanza "cliccato", per lettere come questa.
    La situazione è preoccupante e sono contento Tuffia per la tua scelta della scuola privata (e cattolica). Ho saputo che la Valdichiana è ai primi posti in Italia per l'uso dei libretti di "lotta al bullismo omofobo" (leggi "manuali di diffusione delle sessualità deviate") fin dalle elementari!! Diffusi in quella regione dal "movimento per la pansessualità". Presto ne farò un post infuocato, la cosa cari genitori è gravissima, fatevi sentire!

    RispondiElimina